In questo intervento, la prima recensione in assoluto sul mio sito, accennavo al fatto che, pur essendo il mio libro preferito, non era stato scritto dal mio autore preferito. Ebbene, eccoci. Trovo che Stephen King, in molte delle sue uscite, sia semplicemente geniale, e che abbia uno stile asciutto quanto basta per essere apprezzato anche da un lettore “alle prime armi”. Allo stesso tempo, la sua prosa, molto delicata, non perde smalto da quasi quarant’anni, durante i quali è sempre stato molto prolifico.

Il suo romanzo d’esordio non fa eccezione. Incentrato sul personaggio di Carrie White, narra delle vessazioni che subisce ogni giorno a scuola, sin dalle prime scene, dove la ragazza ha il suo primo ciclo mestruale. La madre, fervente religiosa per cui il sesso è sempre peccaminoso, non ha istruito la figlia sul ciclo, e il suo terrore nel vedere il sangue è superato solo dallo scherno delle compagne.

Già nelle prime pagine, quindi, l’autore fa capire intorno a cosa si svolgerà la storia: l’emarginazione patita dalla bruttina della scuola.

Le cose cambiano quando Carrie, forse proprio a seguito dell’essere “diventata donna”, capisce di avere dei poteri telecinetici. Da qui in poi, il libro è un crescendo continuo, in cui vengono rivelati i topoi che King usa da sempre nella sua carriera. La madre di Carrie, che reagisce male all’arrivo del ciclo, porta la figlia a capire cosa vuole: vivere, finalmente, a dispetto dei bulli.

L’invito al ballo della scuola da parte di Tommy, fidanzato di Sue (Sue organizza tutto, colta da sensi di colpa per quanto fatto a Carrie) sembra l’inizio di una nuova vita, a partire dalla ribellione di Carrie stessa nei confronti della madre possessiva. Ma così non è, perché alle sue spalle tramano la compagna di classe Chris e il fidanzato Billy. La tragedia con cui si conclude il romanzo non è la vittoria di Carrie, anche se può sembrarlo. Piuttosto, la sua vittoria l’avrà con Sue, quando le farà finalmente capire, grazie a uno scambio telecinetico, cosa ha davvero passato in tutti gli anni di scuola.

Stephen King è uno degli autori che ha avuto maggiori trasposizioni sul grande schermo. Già il suo romanzo d’esordio diverrà, nel 1976, un film, per la regia di Brian De Palma. Da notare, oltre a una superba Sissy Spacek nel ruolo di Carrie, anche John Travolta, nella parte di Billy.

Titolo originale
Carrie
Autore
Stephen King
Anno pubblicazione
1974
Lingua originale
Inglese
Genere
Horror
VN:F [1.9.5_1105]
Valutazione: 4.9/5 (8 voti)
Recensione: Carrie - Stephen King, 4.9 out of 5 based on 8 ratings

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