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Stephen King – Cose preziose (Recensioni)
Un piccolo emporio a Castle Rock nasconde molto più di quanto sembra.
Quando Stephen King scrisse questa storia, aveva in mente di chiudere col botto con Castle Rock, la città immaginaria che tante storie gli aveva ispirato. Successivamente, non è stato in grado di mantenere la promessa, ma va più che bene così: questo posto è davvero magico.
Dopo “La metà oscura”, “Cujo”, il racconto “Il fotocane” e molti altri riferimenti, tuffarsi nella lettura di questo romanzo, per i kingofili, è un ritorno a casa, tra le persone che si conoscono. Succede così con lo sceriffo Alan Pangborn, in un ruolo centrale, dopo aver lavorato sul caso di Thad Beaumont, protagonista de “La metà oscura”, da una posizione leggermente decentrata.
La storia comincia con Leland Gaunt, un tranquillo anziano che apre un emporio, “Cose preziose”, nella cittadina. Qui Brian Rusk trova una rarissima figurina di Sandy Koufax, campione di baseball, e dà inizio alle danze: non riesce a trovare i soldi per comprarla e, in cambio del cimelio, Leland Gaunt gli chiede di fare uno scherzo innocente. Sarà così per tutti gli altri compratori, nessuno dei quali potrà pagare l’oggetto del desiderio. Mentre gli scherzi innocenti diventano più gravi, lo sceriffo, appunto Pangborn, risale a lui come mandante degli atti di vandalismo che si moltiplicano nelle strade.
Ma Leland è il Diavolo in persona e sarà molto difficile affrontarlo, come lo sceriffo scopre presto. La città verrà rasa al suolo nel corso della lotta per liberare Castle Rock dal diabolico mercante, ma questo non fermerà King dall’usare di nuovo questa ambientazione per alcuni lavori successivi.
Nonostante lo stile usato dall’autore del Maine sia, come suo solito, scorrevole e godibile, alcuni passaggi risultano incomprensibili senza aver precedentemente letto le altre storie qui ambientate. Ci sono anche alcune rivelazioni non da poco: Thad Beaumont, lo scrittore protagonista di un’altra storia della serie di Castle Rock, si è nel frattempo suicidato dopo essere stato lasciato dalla moglie.
Due anni dopo la pubblicazione, nel 1993, venne tratto un film, con Ed Harris nel ruolo dello sceriffo Alan Pangborn, mentre per il personaggio di Leland Gaunt venne chiamato Max Von Sydow, già protagonista in una delle pietre miliari del cinema, “L’esorcista” del 1973. Da prete esorcista a Diavolo in persona, un salto della barricata non da poco per il bravissimo attore.
Titolo originale
|
Needful things |
Autore
|
Stephen King |
Anno pubblicazione
|
1991 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Horror |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 18 agosto 2012 alle 09:29, ed è archiviato come horror, Raccolta Stephen King, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |