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La sfera del buio – Stephen King (Recensioni)
Si torna a parlare di Roland di Gilead, e del suo cammino per la Torre Nera.
Gran parte di questo libro è occupato dalla storia della vita di Roland di Gilead, e dell’inizio del suo viaggio verso la Torre Nera. Il Ka-tet originario era formato da tre persone, lui, Cuthbert Allgood e Alain Johns, tre amici più uniti che mai. Ma, come Stephen King ci ha insegnato, il desiderio di arrivare alla Torre Nera rende le scelte di Roland distruttive per tutti quanti gli stanno intorno.
La storia parte da Roland, Eddie, Susannah, Jake e il fedele bimbolo e dalla pausa che fanno dopo essersi salvati da Blaine il Mono. Tra ambientazioni che il Re del Brivido porta tra le pagine, ed eventi che hanno formato il pistolero, il libro si fa leggere con grandissima curiosità, non solo dagli appassionati della saga della Torre Nera, ma da tutti quelli che leggono avidamente questo genere.
Scopriamo chi è stato il grande amore della vita di Roland, cioè Susan Delgado, che finirà per essere vittima dell’ossessione di Roland stesso: come per Jake nell’arco del primo libro della saga, è messo di fronte a una scelta, salvare una persona a cui tiene o proseguire per la Torre, e la scelta è uguale a quella che farà anni dopo con Jake. In queste pagine si capisce quanto, più che una missione, la sua sia una maledizione (il finale del settimo libro lo rivelerà in tutta la sua forza, ma per spiegarlo ci sarà tempo).
Fanno la loro comparsa anche le sfere, oggetti magici nei quali Roland vede episodi della sua vita passata e futura. Il passaggio forse più interessante è la scoperta che il perfido mago Marten andava a letto con la madre di Roland, Gabrielle, ed è questo il motivo che lo ha spinto a partire.
La sfera, che sembrava perduta, torna a mostrarsi insieme a Marten stesso, quando il Ka-tet riparte e si imbatte nel mago, chiamato anche Randall Flagg (lo stesso de “L’ombra dello scorpione” e “Gli occhi del drago”), che scappa, ma non prima di aver lasciato un pesante pegno: appunto la sfera rosa che Roland già aveva avuto, e nel quale i quattro avventurieri vedono un altro episodio della vita di Roland, forse il più tragico. Jake, Eddie e Susannah sono messi davanti a una scelta, e come per sottolineare che tutto è assoggettato alla torre, decidono di proseguire.
Voglio sottolineare il titolo che Stephen King stesso aveva scelto prima che venisse tradotto, in italiano sarebbe “Il mago e la sfera”, che trovo più calzante di quello attribuito in Italia.
Titolo originale
|
Wizard and glass |
Autore
|
Stephen King |
Anno pubblicazione
|
1997 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Dark fantasy |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 9 febbraio 2013 alle 09:43, ed è archiviato come dark fantasy, Raccolta Stephen King, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |