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Eddie Guerrero, la leggenda sul ring
Eddie Guerrero, l’eroe immortale del wrestling.
Oggi vi voglio parlare del mio wrestler preferito (tanto da aver scritto un racconto su di lui, presente nel mio libro “Dodici“), Eddie Guerrero. Ve ne parlo adesso perché esattamente 9 anni fa, il 13 novembre 2005, veniva trovato morto a Minneapolis da suo nipote Chavo Guerrero Jr., con cui aveva formato il grande tag team dei Los Guerreros.Secondo voci attendibili quella stessa sera avrebbe dovuto affrontare il detentore del World Heavyweight Championship, Batista, per uscire vittorioso dalla contesa, diventando due volte campione massimo dopo aver conquistato l’anno precedente il titolo WWE nientemeno che contro Brock Lesnar, la Bestia che vanta una carriera vincente anche in UFC. Non voglio però soffermarmi sulla sua morte, quanto sul suo contributo al mondo del wrestling e non solo. In particolare, cosa ne ha decretato il successo? Innanzitutto la sua personalità: molti atleti di questa disciplina, tra cui Randy Orton, hanno spiegato che una gimmick, un personaggio portato sotto le luci dei riflettori, per far presa sul pubblico deve essere una naturale estensione della persona che la interpreta. Eddie Guerrero era davvero così, aveva le caratteristiche di “Latino Heat”, la sua gimmick, con le catchphrase, le frasi tipiche, che sono ricordate ancora oggi: “Viva la Raza!” e “I lie, I cheat, I steal” sono solo due delle tante, tra le più rappresentative.
Ma cos’altro l’ha aiutato a far breccia nel cuore dei numerosissimi fan? A mio modo di vedere, il modo di lottare, dovuto ai suoi esordi: Eddie viene infatti dalla famiglia messicana Guerrero, che ha dato vita a una gloriosa stirpe di lottatori, tra cui il già citato Chavo Junior, da non confondersi con Chavo Senior, che nonostante la differenza d’età ha avuto una minifaida con Rey Mysterio, altro wrestler che ha avuto match su match con Eddie nel corso degli anni.
Proprio in Messico il giovane Eddie Guerrero comincia la sua carriera, e come molti indossa una maschera, Màscara Màgica, vero e proprio culto nel wrestling messicano, dove la storia dei Maya si avverte tutt’ora. Ha lottato, oltre che a “casa”, in Giappone e in America: in quest’ultima nazione è passato dalla ECW alla WCW per finire alla WWE. Proprio in WCW ha lottato quello che secondo me resta il suo miglior match, contro Rey Mysterio per il WCW World Cruiserweight Championship (potete vederlo alla fine dell’articolo), ma facendo un passo indietro, da notare il suo apporto nella federazione nipponica New Japan Pro Wrestling. Qui la tradizione dei Tiger Mask, gli Uomo Tigre da cui è stato tratto uno dei cartoni animati più famosi della storia, vede in scena anche il suo avversario, Black Tiger, Tigre Nera. Ebbene, Guerrero è stato Black Tiger II (quando il wrestler che interpreta Uomo Tigre o Tigre Nera si ritira, il successivo diventa II, III e così via). Nella NJPW, ebbe un durissimo incontro con una persona che sarebbe diventata tra i suoi migliori amici, Chris Benoit.
Alla sua personalità e allo splendido stile di lotta, metto tra le ragioni del successo anche gli eventi extraring, come i suoi problemi con la droga e l’alcool, che lo portarono al gravissimo incidente del 31 dicembre 1998, quando venne sbalzato, a seguito di un urto, dalla sua auto, facendo un volo di circa 30 metri e riportando molte fratture. Perché anche questo ha contribuito al suo successo? Per il ritorno in tempo record, sei mesi, sul ring, con una nuova storia da raccontare e paradossalmente, nonostante le numerose cadute successive, i casi di overdose e il resto, credo sia cominciata lì la strada per la sconfitta dei suoi demoni e quella per il successo, con titoli su titoli e faide con John Cena, Undertaker e moltissimi altri.
Nonostante sia morto a soli 38 anni (era nato infatti il 9 ottobre 1967), come si vede ha lasciato tantissimo agli amanti della disciplina sportiva per cui ha vissuto, e se dopo 9 anni, a ogni Frog Splash viene invocato il suo nome, un motivo ci sarà. Se è vero che una persona muore davvero solo quando nessuno la ricorda più, Eddie Guerrero vivrà ancora per molti e molti anni.
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 13 novembre 2014 alle 08:00, ed è archiviato come Wrestling che passione. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |