- Home
- Dodici
- Chi sono
- Paolo Merenda
- Presentazioni letterarie
- Pubblicazioni
- Al di sopra di ogni sospetto
- A Levante – Etica-Estetica
- Racconti per il Natale 2015
- Note di storia e cultura salentina 2015
- In Bilico – Storie di animali terrestri
- Cafè des artistes
- Caffè Blues – 2° Art Cafè
- Caffè Blues – 1° Art Cafè
- Note di storia e cultura salentina
- Antologia “Fortunato Pasqualino”
- Talkink
- Scrivono di me
- VIP shots
- Categorie
- Corso di scrittura
- 1. La terapia dell’arte
- 2. Per chi (e perché) si scrive
- 3. L’idea
- 4. L’importanza dei classici
- 5. Leggere
- 6. I personaggi
- 7. L’immedesimazione nei personaggi
- 8. L’ambientazione
- 9. Il punto di vista
- 10. Lo stile
- 11. L’importanza di documentarsi
- 12. Rispetto per il lettore
- 13. Lo sviluppo della storia
- 14. I dialoghi
- 15. Sospensione
- 16. La fine
- 17. Riscrittura
- 18. Blocco dello scrittore, case editrici e ultimi appunti
- 19. Il mondo dell’editoria
- 20. Racconto o romanzo?
- 21. Promozione e pubblicità dell’opera
- Scrivere è vita – Viaggio nel mondo della scrittura
- L’arte è rivoluzione
- Recensioni
- Contattami
- Disclaimer
Kobane Calling – Zerocalcare (Recensioni)
Si può trovare un connubio tra la descrizione di una guerra e un fumetto umoristico? Zerocalcare dà una convincente risposta.
Zerocalcare (pseudonimo di Michele Rech), come Leo Ortolani, è un fumettista che seguo e apprezzo molto, ma credo che con “Kobane Calling” abbia fatto un ulteriore salto di qualità. Lo ha infatti scritto dopo esser stato sul confine tra Turchia e Siria, per documentare lo scontro armato tra i difensori curdi e l’ISIS (quello responsabile, per capirci, dei prigionieri filmati mentre vengono decapitati).
E riesce ad affrontare questo delicato argomento non facendo mai mancare l’umorismo che connota la sua produzione: dall’immancabile amico Armadillo, voce della coscienza, alla reazione della madre, Lady Cocca, quando le dice che sarebbe andato in una zona di guerra. Come negli altri casi, da “Dodici” a “Un polpo alla gola”, non so quanto ci sia di vero e quanto sia romanzato sui personaggi soliti che gravitano intorno a lui, ma comunque riesce a renderli realistici nelle loro reazioni esagerate. Il che strappa ovviamente ogni volta una sana risata.
Le parti scritte sullo scontro visto dalla cittadina di Mehser e su quanto vissuto sulla propria pelle, per quanto riportato in chiave leggera, non manca di parti più serie, come il fondamentale passaggio della visita al cimitero dei martiri di Derik, quando fa dire alla comandante Nasrin che “L’unica cosa che ci salva è ricordarci il senso di quello per cui stiamo resistendo”.
La resistenza all’Islam dà i suoi frutti sia nelle vicende narrate nel libro che dopo. Zerocalcare va due volte nella zona di Kobane, città al centro della battaglia, lasciando la sua amata Rebibbia, e spiega come la seconda volta la resistenza curda abbia recuperato terreno. A ciò si aggiunge che, dall’uscita dell’opera, la battaglia è terminata e lo stato islamico non è riuscito a conquistare la città.
Ma gli “spoiler” da telegiornale non rovinano la lettura di un testo che, come “Maus” di Art Spiegelman, sono una testimonianza preziosa su cosa accada nei luoghi dove la guerra cambia la vita di tutta la popolazione e di quanti si impegnano per cambiare le cose.
Titolo originale
|
Kobane Calling |
Autore
|
Zerocalcare |
Anno pubblicazione
|
2016 |
Lingua originale
|
Italiano |
Genere
|
Fumetto |
Ti potrebbe anche interessare:
Un polpo alla gola - Zerocalcare (Recensioni)
Dimentica il mio nome - Zerocalcare (Recensioni)
A Babbo morto - Zerocalcare (Recensioni)
Scheletri - Zerocalcare (Recensioni)
Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia - Zerocalcare (Recensioni)
No Sleep Till Shengal - Zerocalcare (Recensioni)
Enciclopedia calcarea - Zerocalcare (Recensioni)
Se ti è piaciuto quello che hai letto aiutaci a diffonderlo. Clicca qui -->
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 16 marzo 2018 alle 08:00, ed è archiviato come fumetto, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |