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La bambina che amava Tom Gordon – Stephen King (Recensioni)
Una bambina si perde in un bosco, cominciando il suo viaggio iniziatico.
Trovo questo romanzo quasi sperimentale per Stephen King, oppure figlio di una maturità acquisita nel corso dei decenni precedenti. A venticinque anni di distanza dal suo esordio letterario con Carrie fa forse il definitivo salto di qualità nello sviluppo della trama, unendo una storia prettamente reale ad alcune parti horror, con tanto di mostri ghignanti. Confinando poi queste parentesi alle visioni, e quindi al mondo del non reale, lascia la storia su un filone d’avventura che ha punti in comune con Il signore delle Mosche, seppure il viaggio di Patricia McFarland, bambina che si perde nel bosco durante una gita con i familiari, sia solitario.
L’unico oggetto che tiene la bambina ancorata alla realtà è il suo walkman, con il quale cerca di ascoltare la partita dei Boston Red Sox per seguire le gesta di Tom Gordon, lanciatore che lei, come suggerisce il titolo del romanzo, ama.
Le poche scorte la aiutano ad andare avanti, unite alle sempre presenti bacche, ma ciò non le evita, specialmente durante la notte, di avere visioni di mostri, come quella del Dio dei Perduti, un gigantesco orso con le vespe al posto degli occhi. La visione diventa realtà nelle ultime pagine di “La bambina che amava Tom Gordon”, quando un orso reale la minaccia e lei, per chiudere virtualmente il cerchio che l’ha portata alla maturità necessaria per sopravvivere, le lancia contro il walkman con cui ha ascoltato la partita.
Interessante notare come, in alcuni passaggi, i soccorsi che partono per scovarla la mancano di un soffio, quasi a indicare che possono cercare di salvarla, ma non possono andare a prenderla per salvarla. Il passo decisivo deve compierlo lei, vincendo sia i mostri nella testa che quelli reali.
Titolo originale
|
The girl who loved Tom Gordon |
Autore
|
Stephen King |
Anno pubblicazione
|
1999 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
avventura |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 2 aprile 2013 alle 15:34, ed è archiviato come avventura, Raccolta Stephen King, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |