L’operazione commerciale legata all’arrivo di “Guns – Contro le armi”, di Stephen King, sugli scaffali delle librerie italiane, è una storia a sé che va raccontata.

Nel 2012 un grave fatto di cronaca, purtroppo simile a tanti altri in America, indusse Stephen King, il Re del brivido, a fare una incursione nella saggistica, a cui comunque ci ha abituato con “Danse macabre” e “On writing”: scrisse infatti di getto “Guns – Contro le armi” subito dopo il massacro che avvenne nel Connecticut, alla Sandy Hook Elementary School.
Un ventenne, Adam Lanza, prese le armi che la madre aveva a casa, uccidendola per ridurla al silenzio, poi entrò in una scuola elementare e tolse la vita a 27 persone, tra cui 20 bambini tra i 6 e i 7 anni. Infine, si suicidò, lasciando un mondo di domande a chi aveva perso un suo caro. La vicenda ricorda, come quanto avvenne alla Columbine e in tanti altri casi, il primo romanzo di King, ma pubblicato solo come quarto, dopo “Shining”: parlo di “Ossessione”, con il protagonista che si macchia dello stesso crimine, per poi consegnarsi alla giustizia.
I sei capitoli di cui è formato il libro trattano gli eccessi e la facilità con cui un americano può acquistare pistole, fucili e armi automatiche dai caricatori molto, troppo capienti. Interessanti il secondo capitolo, sul perché King stesso impose che “Ossessione” venisse tolto dal mercato dopo che in un paio di episodi venne trovata una copia del libro a casa dei ragazzi entrati a scuola con le armi spianate, e il sesto, su quali sono le mosse da fare per evitare altri massacri.
Ma ancor più interessante è il motivo per cui un libro scritto nel 2012, e pubblicato in eBook nel 2013 solo in inglese, sia arrivato in Italia nel 2021, per Marotta & Cafiero, piccola casa editrice di Scampia, difficile quartiere di Napoli. È avvenuto che la casa editrice, dal 1960 in mano alla famiglia Marotta e dal 2000 in società tra Tommaso Marotta e Anna Cafiero, pubblicò una raccolta di racconti, “Al di là della neve”, di un giovane di belle speranze. Il libro trattava come molti altri la realtà della provincia napoletana, con pochi scalmanati che sporcavano il buon nome di tutti gli altri, che invece volevano costruire e non distruggere.
Così, nel 2010, in pieno spirito della casa editrice, la donarono proprio a questo giovane, Rosario Esposito La Rossa, che per farla crescere, dieci anni più tardi, mandò una mail quasi goliardica, per chiedere a Stephen King se volesse pubblicare con loro. Incredibilmente, King accettò e, dopo i contatti con il responsabile italiano della produzione kinghiana, si è arrivati al breve saggio che da aprile è in vendita.
Un successo che manda sì in alto il nome della casa editrice, ma con un testo che vuole urlare al mondo quanto di sbagliato ci sia nella corsa alle armi.

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