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Recensione: La zona morta – Stephen King
Intorno a questo anno, Stephen King venne messo in guardia: avrebbe dovuto scrivere temi più vari, per non diventare un romanziere “di settore”. L’autore non si preoccupava minimamente, per cui tra i lavori dell’epoca figura questo interessante romanzo.
In esso Johnny Smith, un insegnante di liceo, manco a farlo apposta, del Maine, ha un incidente stradale. Resta in coma circa cinque anni, e quando si risveglia trova tutto cambiato. Sarah, la sua ragazza dell’epoca (in macchina con lui fino a poco prima l’incidente) si è sposata e ha avuto un bambino, mentre la madre è diventata una fanatica religiosa. Col passare del tempo si rende conto di avere un potere, grazie alla zona morta che ha nel cervello a seguito dell’impatto: vedere il futuro delle persone semplicemente toccandole. All’inizio lo usa per far arrestare un serial killer e collaborare con le forze dell’ordine, ma lo vede sempre come una condanna e non come un dono.
Fino a quando non stringe la mano di Greg Stillson, un politico in ascesa: nelle sue visioni, vede Stillson diventare presidente degli Stati Uniti e, grazie a questo ruolo, essere l’artefice di una devastazione di carattere mondiale. Jonnhy capisce che deve evitarlo, e il romanzo si snoda tra questa sua voglia di evitare, anche con metodi drastici, che Stillson vada al potere, e il suo rapporto con l’ex fidanzata, la nuova famiglia di lei, e la sua famiglia.
Purtroppo il libro non ha avuto troppa fortuna, fin quando David Cronenberg non ha acquistato nel 1983 i diritti per un film (quasi tutti i libri di King hanno avuto una trasposizione cinematografica, una serie televisiva o quant’altro). Il cast ha visto anche grossi nomi, come Christopher Walken (da pochi anni reduce, si fa per dire, dal film “Il cacciatore” con Robert De Niro), Martin Sheen e altri. Peccato che sia stato il film a dare visibilità al romanzo (e forse in Italia anche l’albo di Dylan Dog ispirato al romanzo stesso) e non il contrario, in quanto la delicatezza con cui affronta temi simili fa capire quanto già fosse maturo e con una prosa avvincente.
Titolo originale
|
The dead zone |
Autore
|
Stephen King |
Anno pubblicazione
|
1979 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Horror |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 24 dicembre 2011 alle 12:10, ed è archiviato come horror, Raccolta Stephen King, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |