La storia dell’unità d’Italia vista attraverso il punto di vista del Sud.

Terroni – Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero Meridionali”, interessante libro di Pino Aprile, prende in esame il modo in cui si è arrivati all’Unità d’Italia, nel 1861, a seguito della controversa missione di Garibaldi e i suoi mille.
Sicuramente uno studio di parte, ma la cosiddetta “questione meridionale” è reale, il termine coniato dal lombardo Antonio Billia già nel 1873. La differenza Nord-Sud, prima e dopo l’Unità d’Italia, sviscerata in tutti i suoi aspetti, dagli eccessi delle truppe provenienti da nord, con stupri ed eccidi, passa da un episodio cruciale che ormai pochi mettono in dubbio: il nord aveva bisogno delle casse del Regno delle Due Sicilie (a sua volta nato dall’unione del Regno di Napoli e quello di Sicilia) dei Borbone in quanto disastrato dal punto di vista economico. Alcuni episodi, come la rappresaglia su Pontelandolfo, paese annichilito dalle truppe dei Savoia, sono messi sotto la luce dei riflettori, e ovviamente il fenomeno dei briganti ha uno spazio ancor più ampio, con il capitolo “Briganti in famiglia” ma non solo.
Lo studio di Pino Aprile, però, non si ferma agli effetti immediati, ma va avanti fino ai giorni nostri, e parla dello stato di aeroporti, ferrovie e autostrade: l’autore afferma che i soldi spesi per migliorare questi tre importanti settori sono molto più ingenti al Nord rispetto al Sud dell’Italia, con la dimostrazione lampante che le maggiori tratte ferroviarie si fermano a Roma, o al massimo a Napoli, tagliando fuori l’estremo Sud dall’alta velocità. Uno stato di cose che non può che peggiorare il già labile sistema economico del Meridione, con emblema massimo nella Salerno-Reggio Calabria, di cui si occupa l’ultimo capitolo del libro: i punti oscuri riguardo l’infinita costruzione della strada sono sviscerati con tanto di responsabilità dello Stato, che si gira dall’altra parte davanti alla collusione della malavita.
Le ultime pagine, a dispetto del messaggio dell’opera, sono di speranza: lo scrittore pugliese ipotizza cosa succederebbe all’Italia se oggi fosse divisa nuovamente, come vuole la Lega Nord. Il Sud, secondo Pino Aprile, saprebbe rialzarsi e vivere dei suoi punti forti, sistematicamente smantellati 150 anni fa per far spazio a una sola nazione. L’ultima frase a mio parere è fondamentale: “Credo che non ci sia terra oggi, in Europa, che abbia maggior futuro e miglior fortuna da dispiegare, del nostro Sud”.

Titolo originale
Terroni
Autore
Pino Aprile
Anno pubblicazione
2010
Lingua originale
Italiano
Genere
Saggio
VN:F [1.9.5_1105]
Valutazione: 5.0/5 (11 voti)
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