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Romance – Chuck Palahniuk (Recensioni)
Chuck Palahniuk si muove tra mostri e storie surreali.
Apprezzo molto le raccolte di racconti, mi permettono di osservare vari particolari dello stesso autore, di ciò che è e ciò che mette su carta. “Romance” di Chuck Palahniuk è per questo motivo doppiamente interessante: storie brevi che, in poche pennellate, realizzano un disegno tutto da osservare.
Lo stile di scrittura varia molto di racconto in racconto, come in “Eleanor”, che a tratti mi ha ricordato “Il giovane Holden”, o ancora “I fatti della vita”, in cui ci sono flussi di coscienza racchiusi in una sola frase lunga quattro pagine, forse un record.
Ma Chuck Palahniuk è un maestro dell’essere poco politically correct: i diversamente abili in “Mister Elegant” vengono definiti “mostruosamente deformi”, mentre in “Red Sultan’s Big Boy” la protagonista, dopo aver spiegato al padre perché ci siano sollevazioni popolari ogni giorno o quasi, dice “Sei nato nel momento storico peggiore per essere un bianco, eterosessuale e cristiano”.
Ho trovato molte citazioni, tra cui il famoso “Fight Club” con protagonista Tyler Durden: in “Fuochista” un personaggio ha il suo libro, in “Spedizione” un uomo di nome Tyler cita le prime due regole del Fight Club, in “Perché Formichiere non è mai arrivato sulla Luna” si fonda il “Fail Club” con le stesse due regole quasi identiche. Quest’ultimo racconto mi ha tra l’altro ricordato “La fattoria degli animali” di George Orwell, il cambiamento dei ragazzi che richiama quello dei maiali. “Zombi”, a sua volta, mi riporta alla mente “Cell” di Stephen King.
Tornano i simboli di Hello Kitty, in “Perdente”, dell’LSD con quella forma, o “Romance”, qui ci sono degli anelli. Nei romanzi “Sventura” e “Dannazione”, oltre alla simbologia Hello Kitty, la protagonista Madison lavora in un call center, in un modo molto simile al racconto di questa raccolta “Pubblicità telefonica”.
Tutto il libro “Romance” è un gioco per i cultori dell’autore americano, ma anche una godibilissima lettura per i meno avvezzi al suo mondo. Consiglio due storie su tutte: “Cannibale”, bellissimo specialmente il finale, e “Romance”, che dà il titolo al libro, di cui cito una frase: “Tutti sembrano un po’ pazzi, se li guardi da abbastanza vicino, e se non riesci a guardarli da così vicino allora non li ami davvero.”
Titolo originale
|
Make Something Up |
Autore
|
Chuck Palahniuk |
Anno pubblicazione
|
2015 |
Lingua originale
|
Inglese |
Genere
|
Raccolta di racconti |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 8 aprile 2017 alle 08:00, ed è archiviato come raccolta di racconti, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |