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La Feltrinelli presenta “In bilico”
La sede di Afragola è stata il teatro dell’evento.
Il 3 luglio è andata in scena la prima presentazione in Campania di “In bilico. Storie di animali terrestri”. La risposta del pubblico è stata più che buona, segno che eventi come questo richiamano un folto gruppo di appassionati.
La sede, la libreria Feltrinelli di Afragola, del centro commerciale “Le porte di Napoli”, ha ovviamente aiutato, ma io e Luigi De Gregorio, altro autore presente, abbiamo dato il nostro contributo grazie ai temi trattati nei nostri due racconti. Sono stati in bilico, è il caso di dirlo, altri due autori ancora che si sarebbero potuti aggiungere, ma alla fine non è stato possibile e il libraio ed esperto conoscitore d’arte Mario Macchione, che ha presentato la serata, è passato con naturalezza da un argomento all’altro nella lunga introduzione, ponendo un accento particolare su “Il cielo in un bicchiere” di Belisario Laveneziana, a suo parere il migliore della raccolta. Le domande che ha successivamente rivolto a noi due non sono state banali e hanno riguardato, oltre ai racconti, alla precarietà dell’essere umano.
Significativa la risposta di Luigi De Gregorio, autore di “Rafting”: «La precarietà dell’essere umano è questa, restare se stessi e non diventare ciò che vogliono gli altri. La vita stessa è un rafting, devi seguire il corso delle cose e riuscire a evitare gli ostacoli.»
Io ho avuto modo di parlare delle mie letture e di cosa mi ha portato a scrivere la storia “Prede”, ovvero la curiosità sempre maggiore nei confronti di forme di vita particolari e poco conosciute. Ho ricevuto i complimenti di Mario Macchione stesso, sull’imprevedibilità del finale, e poi è stato il momento del pubblico, che ha posto numerose domande. Una persona che aveva già letto il mio racconto mi ha chiesto se la precarietà di uno dei personaggi, la moglie del protagonista, era voluta. Quesito interessante: come ho avuto modo di spiegargli, è un particolare di cui mi sono accorto due settimane dopo averlo terminato, segno che la storia era viva e ha remato in una direzione diversa da quella preventivata, mentre secondo i piani la donna doveva restare più in sordina e farsi notare per un paio di uscite illuminanti al momento giusto. Come se tutti i personaggi volessero trovarsi, appunto, “in bilico”.
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 6 luglio 2015 alle 08:00, ed è archiviato come Parole al vento. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |