Raccolta di racconti introspettiva e dal tocco molto personale.

L’autore Luca Favaro, in questa raccolta di racconti lunga e articolata, lascia trasparire la sua fede in Dio, personaggio che entra fisicamente in un paio di storie, una su tutti quella che dà il titolo al libro, “Il sentiero della libertà”, ma anche “L’ultima lettera”, racconto a cui lo scrittore sembra essere particolarmente legato.

Esclusi i pochi passaggi forse un po’ troppo religiosi, che pongono la trama in secondo piano, resta un buon libro, con delle intuizioni che rendono lieve lo scorrere delle pagine.

Se Gesù tornasse sulla Terra per salvare nuovamente gli uomini, come sarebbe accolto? A questa domanda Luca Favaro risponde in maniera eccellente nel già citato racconto “Il sentiero delle libertà”: sarebbe intuibile lo scetticismo iniziale, comune a molti autori che hanno messo Dio tra i personaggi. Giusto per fare un esempio, anche Irvin Welsh ha iniziato così una storia nella quale Dio scende sulla Terra ed entra in un bar per interagire con lo sfortunato protagonista. Ma Luca Favaro continua su questa falsariga, costruendo una storia che risulta verosimile: i miracoli di Gesù sugli ammalati vengono visti come un pericolo da chi si occupa di curarli con i metodi tradizionali. Molto lineare, scelta che facilita il rapporto tra lettore e opera.

“Il dottor Giacomo Nadii” è ironico ma anche amaro: si ride di gusto nel leggere come il medico ha costruito la sua carriera, ma lo scrittore trova lo spazio per delle considerazioni su quante valide persone non trovano gli spazi giusti per farsi notare.

La raccolta è molto introspettiva e personale, aspetto sottolineato dal nome dei personaggi: molti si chiamano appunto Luca Favaro, ma è una scelta che non inficia la qualità dell’intera opera, anzi leggerne dà l’impressione di fare una lunga chiacchierata con l’autore. Chiacchierata che si chiude in un cerchio perfetto con “L’ultima lettera 2”, una sorta, chiamiamolo così, di testamento, in grado di lasciare nel lettore il messaggio di pace e serenità voluto da Favaro.