Per Stephen King, nel 1981 era arrivato il momento di dare alle stampe il suo primo saggio. Purtroppo noi italiani abbiamo dovuto aspettare il 1992 per poterlo leggere integralmente, ma l’attesa è stata ripagata da un testo assolutamente particolare e differente rispetto al resto della produzione del Re del brivido.

Vengono presi in esame libri e film prodotti dal 1950 circa ai primi anni ’80, in alcuni casi film di cui lui stesso aveva già parlato o parlerà, come I was a teenage werewolf, ripreso nel libro It, quando alcuni dei personaggi andranno al cinema a vederlo. Proprio riguardo questa pellicola una delle riflessioni più interessanti, sul perché sono sempre i giovani a essere protagonisti di film del genere, in questo caso divenendo lupi mannari. La sua convinzione è che per gli adulti, i giovani sono esseri sconosciuti, in piena trasformazione, e in un certo senso temuti dalla generazione precedente. Questi timori vengono perciò trasposti sul grande schermo, e viene ricreata una trasformazione virtuale in grado di esorcizzare la paura degli adulti.

Così per tutti gli altri libri e film presi in esame, con pensieri sparsi ma anche brevi excursus nei quali l’autore accenna a qualcuna delle sue opere e come ha avuto l’idea giusta guardando questo o quel film. Interessanti questi passaggi, come un po’ tutto il resto.

Forse oltremodo descrittivo il finale, con una lista di libri e film consigliati da King, per il contributo che queste opere hanno dato al genere. Probabilmente qualche titolo in meno avrebbe reso più leggera la lettura, che comunque è scorrevole e in pieno stile King.

Titolo originale
Danse macabre
Autore
Stephen King
Anno pubblicazione
1981
Lingua originale
Inglese
Genere
Saggio
VN:F [1.9.5_1105]
Valutazione: 4.9/5 (10 voti)
Recensione: Danse macabre - Stephen King, 4.9 out of 5 based on 10 ratings

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