Lo studioso Robert Langdon alle prese con la Massoneria.

Dopo aver preso in esame la religione cattolica in “Angeli e demoni” e gli intrighi governativi in “La verità del ghiaccio”, solo per citarne un paio, l’autore Dan Brown affronta il tema della Massoneria legata alla storia americana.
Reduce dal successo de “Il codice Da Vinci”, lo scrittore americano con calma (sei anni dopo) dà alle stampe “Il simbolo perduto”: subito Robert Langdon in campo e una corsa contro il tempo. Viene infatti ritrovata una mano mozzata, quella dell’amico e luminare Peter Solomon, e quindi Langdon ha poche ore, 12 per l’esattezza, per risolvere i misteri messigli di fronte da Mal’akh, il rapitore di Solomon. Dan Brown ricorre alla mossa collaudata “parente della vittima in aiuto del protagonista”: qui è Katherine Solomon, la sorella, maggiore esperta mondiale di Noetica.
I misteri che il professore di Harvard deve svelare sono legati alla Massoneria, e sono disseminati lungo la città di Washington, anzi sembra che in realtà tutta l’America sia stata fondata dai massoni. Dal Campidoglio alla Casa Bianca, Langdon deve fare i conti anche con la CIA, ovviamente interessata al rapimento, mentre con il passare delle pagine si scopre di più su Mal’akh, in realtà figlio di Peter Solomon stesso. Ciò non vieta al pazzo rapitore di voler portare a termine il suo piano, ovvero tatuarsi il “simbolo perduto”, nascosto tra i documenti delle logge massoniche, per rendere il suo corpo perfetto.
Romanzo molto buono, anche se non all’altezza del libro più famoso di Dan Brown, e che snocciola vere teorie, ormai quasi certezze, sui massoni, e pura fiction in grado di fare da collante tra le varie parti, il che è la miscela vincente quando ci si trova davanti un libro “sul complotto”. Peccato per i temi troppo ricorrenti, come il parente della vittima iniziale che aiuta Robert Langdon: statisticamente è poco probabile che per ogni avventura il professore sia coadiuvato da figli di, fratelli di etc. Però sono particolari su cui il lettore riesce a passare sopra, anche perché in ogni storia viene giustificata la loro presenza da vincoli di sangue, quindi vicinanza affettiva, e interessi in comune (lavorare sullo stesso progetto, ad esempio). L’aggiunta di una loggia massonica che avrebbe aiutato a formare gli stessi Stati Uniti, poi, è la chiave di volta per concentrarsi sulla valida storia messa su dallo scrittore del New Hampshire.

Titolo originale
The Lost Symbol
Autore
Dan Brown
Anno pubblicazione
2009
Lingua originale
Inglese
Genere
Thriller
VN:F [1.9.5_1105]
Valutazione: 5.0/5 (9 voti)
Il simbolo perduto - Dan Brown (Recensioni), 5.0 out of 5 based on 9 ratings

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