Ascoltare un buon concerto è sempre un piacere, specialmente nel periodo post Covid, da quando cioè la richiesta dei biglietti e la voglia di andare agli eventi dal vivo si è intensificata. Quello a cui sono andato il 10 agosto scorso, dei Radiodervish, ha rappresentato però anche l’occasione per conoscere e scambiare due chiacchiere con i membri della band.
La serata si è infatti svolta in un clima più raccolto, con un centinaio di persone presenti, nonostante la storia dei Radiodervish (vantano numerosi riconoscimenti come gruppo e collaborazioni con artisti del calibro di Franco Battiato, Carlo Lucarelli e Caparezza) avrebbe potuto portare anche alla scelta di uno spazio più capiente. Una scelta per impreziosire il loro genere, la world music, con un’esibizione quasi intima.
Alla fine, mi sono fatto autografare il loro ultimo cd, “Cuore meridiano”, da Michele Lobaccaro e Nabil Salameh. Con quest’ultimo mi sono trattenuto a chiacchierare e ne ho approfittato anche per una fotografia ricordo.

 

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Nabil Salameh e i Radiodervish, il concerto ma non solo, 5.0 out of 5 based on 3 ratings