Recensione: Nani, Ballerine e altre Suggestioni – Angela Leucci

L’introduzione di questa raccolta di racconti, di Antonio Errico, fotografa bene il contenuto. Uno dei passi infatti dice: “Lei ci racconta le storie facendole vivere anche al lettore”. Trovo che sia un punto cardine del libro, opera d’esordio della giovane scrittrice salentina: portare il lettore nel vortice, togliergli il fiato e farlo perdere tra le pagine.

Pagine fra le quali si snodano vicende apparentemente banali, come una storia d’amore che finisce, o una signora infastidita dalla presenza di un barbone sotto casa, o ancora una prostituta immersa nei suoi pensieri nell’attesa di un cliente. Ma è proprio questa apparente normalità che nasconde il colpo di scena subito dietro l’angolo, un po’ come nella prosa di Jeffery Deaver.

La scrittrice prima culla, poi nel momento di massima calma fanno la loro comparsa coltelli, accette, pistole. Un terremoto, anzi un uragano per il lettore, che si trova d’improvviso in balia del testo, incapace di staccarsene e voglioso di vedere dove andrà a finire. I personaggi delle varie storie, sono un altro fattore da non sottovalutare: persone che vivono, che il lettore sente vivere e nelle quali si immedesima, vivendo con e per loro.

Personaggi forti, capaci di prendere decisioni definitive senza cincischiare, pur di inseguire la felicità. O meglio, la serenità, perché molti hanno una vena di malinconia serpeggiante, una vena di malinconia che li rende reali. Questo vale per la moglie del necrofilo, nel riuscito racconto “An exquisite corpse”, alle prese con ovvi problemi familiari, per i vari avventori del Nightclubbing nel racconto omonimo, e tutti gli altri.

Esente forse solo la protagonista del brevissimo “Il sorriso”, ma si intravede un passato di cupa malinconia anche qui. In molti casi, non c’è il lieto fine della letteratura classica, ma i personaggi sanno fare un passetto verso quella serenità tanto auspicata. Cosa resta al lettore? Un grappolo di storie da gustare più volte, si può tornare e rileggere senza perdere la magia. Magari aspettando il prossimo libro: alcuni dei personaggi sono ciclici, e potrebbero tornare in futuro per prendere di nuovo per mano il lettore.

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