Quanto la tecnologia e la scienza possono aiutarci a risolvere il problema del reperimento di energia?

Qualche giorno fa, come spesso accade, è arrivato un messaggio alla mail del sito, in cui mi si chiedeva di dare risalto, con la pubblicazione di un articolo allegato, a un determinato argomento (inserendo il link di riferimento). Un sistema pubblicitario gratuito, insomma, a cui nel 99% dei casi non do spazio.


Ma in questo caso l’argomento mi ha incuriosito molto e quindi eccomi qui per parlarne, senza ricevere nulla in cambio, lo specifico, e senza anzi ricevere nemmeno risposta a una mia richiesta di maggiori informazioni (magari un’intervista mirata a qualcuno che se ne è occupato).
Si parla di un metodo per spostare, con metodologia wireless, diciamo così, l’energia del Sole sulla Terra. Mi ha incuriosito perché, casualmente, nell’ultimo periodo ho studiato un po’ di fisica astronomica per poter scrivere un racconto (terminato da poco, magari in futuro ve ne parlerò). Ebbene, uno dei motivi per cui l’Overshoot Day, il giorno annuale in cui possiamo dire di aver utilizzato tutte le risorse rinnovabili del nostro pianeta (andando in debito fino al 31 dicembre, per poi azzerare il countdown), capita sempre prima, fino ad arrivare al 28 luglio nel 2022, è perché non riusciamo ad assorbirne di più dal Sole o a crearne noi di rinnovabile. La civiltà umana potrebbe fare balzi in avanti epocali, se riuscisse a mettere le mani su un quantitativo maggiore di energia, utilizzandola ad esempio per migliorare la tecnologia che già c’è.
Quindi, una notizia di fine 2022 e la mail che mi è arrivata portano a fare il punto della situazione. La notizia del 2022 è il risultato di un esperimento in cui è stata immagazzinata più energia di quella spesa, seppur per un momento brevissimo, grazie alla fusione nucleare, fenomeno già difficile di suo da realizzare. La notizia della mail è il lancio in orbita di un satellite in grado di incamerare energia solare e inviarla sulla Terra in modalità wireless. Ma ecco un paio di stralci dell’articolo di Daniele Tarantino, che trovate in versione integrale a questo link (https://www.prontobolletta.it/news/energia-solare-spazio-maple/)

Caltech rivoluziona l’energia solare con il progetto SSPP
Un team di ricercatori del California Institute of Technology (Caltech) ha sviluppato il rivoluzionario progetto Space Solar Power Project (SSPP) con l’obiettivo di trasportare energia solare dallo spazio alla Terra. Il prototipo del SSPP, chiamato MAPLE (Microwave Array for Power-transfer Low-orbit Experiment), è stato lanciato con successo in orbita dimostrando la trasmissione di energia wireless dallo spazio alla Terra. Il 3 marzo, MAPLE ha dimostrato in modo eclatante la possibilità di sfruttare una fornitura illimitata e costantemente disponibile di energia solare grazie ai trasmettitori di potenza a microonde flessibili e leggeri.
[…]
L’energia solare rappresenta attualmente meno del 4% della produzione globale di elettricità, nonostante il 13% dell’energia rinnovabile provenga dal sole. C’è quindi un ampio margine di crescita.

Si tratta ovviamente di un metodo perfettibile, ma il primo, importante, passo è stato fatto.

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La fonte dell’energia eterna, 5.0 out of 5 based on 5 ratings