Il riferimento al naufragio contenuto nel titolo del libro di Paolo Colavero e Massimiliano Mandorlo, “Ammiraglia di tutte le zattere”, è una linea tracciata per il lettore.

Alcuni libri si rivelano delle piacevoli scoperte, altri delle conferme e altri ancora esplosioni che uniscono le prime due categorie. Non mi sono trovato per caso fra le mani questa raccolta di pensieri, brani poetici e racconti, ma è riuscita a sorprendermi pur conoscendo benissimo i due autori e anche come lavora la casa editrice.
“Ammiraglia di tutte le zattere” unisce parte dei lavori prodotti nel corso degli anni da Massimiliano Mandorlo e Paolo Colavero, con varie sezioni che sembrano muoversi scomposte come barche, pardon zattere, in mare, ma che se si legge in profondità hanno un filo comune che le lega fra loro, nascosto sott’acqua. Racconti come “Bartolini third floor” (preceduto tra l’altro da “Di visi e visioni”, in cui si spiega la genesi del titolo del libro), “Di Sant’Andrea mi conosco” e il delicato “Gokurakubashi”, sono fari che il lettore incontra lungo il cammino per approdare a terra dopo il naufragio. Sono una linea tracciata che può servire sia per ritrovare la strada di casa che per allontanarsi e perdersi ancora di più, dipende da cosa si cerca in queste pagine.
I due autori hanno fatto davvero un ottimo lavoro, anche in fase di scelta delle storie e dei pensieri: non poteva mancare la sezione su piazzale Caiazzo, vecchio pallino artistico e non di Paolo Colavero, e la riproposizione di storie già pubblicate o lette altrove.
Difatti, come ho detto, conosco bene sia Paolo Colavero che Massimiliano Mandorlo, ma anche Musicaos Editore, nonché l’autore della prefazione, per diversi motivi. Con gli autori abbiamo prodotto diversi reading poetici e letterari in cui Massimiliano Mandorlo ha brillato con le sue letture, spesso all’Art Cafè di Maglie, in provincia di Lecce. Per quanto riguarda il valente editore, ho contribuito con una mia storia, “Prede”, a un’antologia in cui era presente appunto anche Paolo Colavero (“La strada da dentro” e “Vertigine da tacco a spillo”, quest’ultimo racconto presente anche su “Ammiraglia di tutte le zattere”). “In bilico. Storie di animali terrestri”, pubblicata nel 2015, unì oltre me e Colavero, altri scrittori provenienti da tutt’Italia, un lavoro che negli anni continua a dare i suoi frutti. L’autore della prefazione, infine, è Vincenzo Costantino Cinaski, che con altre persone siamo riusciti a portare a Parete, per un reading spettacolo, Bingo poetico, che il poeta milanese e fra i più importanti in Italia ha retto con maestria.
Dell’opera “Ammiraglia di tutte le zattere” completano il quadro Sotirios Pastakas, che ha scritto una nota letteraria all’inizio, e Andrea “Dr. Bestia” Cavallini, con illustrazioni tutte da ammirare. Il mio consiglio quindi è che vi tuffiate nella lettura, per naufragare ma anche ritrovarvi. Una zattera, come nel reading da cui forse è nato tutto e che viene nominata in “Di visi e visioni”, si trova sempre. E se siete fortunati anche compagni di sventure.

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