L’esordiente romano pubblica un’eclettica raccolta di racconti.

“Scegliere è alla base di ogni azione umana. Scegliere è inevitabile, perché non ha contrari. Anche il non scegliere è pur sempre una scelta.” In questa frase contenuta nell’introduzione, dello stesso Enrico Maria Tomassi, è racchiuso il senso dell’intera raccolta. Le scelte operate dai vari personaggi segnano la loro vita, e come in Final Destination portano ad azioni concatenate che avvolgono il lettore, che può fare solo da spettatore a questa rappresentazione. Uno spettacolo, in alcuni casi, quasi televisivo, con la passione di videomaker del giovane autore romano che traspare dalle pagine.

Fin dal primo racconto, “Da qualcuno senza amore…” lo scrittore ci mette di fronte a un personaggio, Francesco, la cui scelta è meno importante di quel che si crede: andare a fare una passeggiata mentre aspetta un amico che è in ritardo, invece di rimanere seduto al bar. Ma le conseguenze cambiano la vita di diverse persone, come a indicare che la nostra esistenza può cambiare ogni attimo.

Non mancano alcune storie con protagonisti celebri, visti sotto una nuova luce: c’è così Ulisse, ma anche Caravaggio, che Tomassi rivisita mostrando cosa teoricamente è successo ma non è stato mai raccontato. Forse è questo il valore aggiunto dell’intera raccolta: saper, grazie a una documentazione profonda, narrare di personaggi celebri senza incorrere nei scivoloni tipici di chi si approccia a questo genere.

In “Quid est veritas?”, racconto con un Caravaggio fuggiasco che non rinuncia alla sua arte pittorica, riesce a metterci anche Palestrina, paese da cui proviene Tomassi stesso, un omaggio che non potrà che essere apprezzato dai lettori romani.

Particolare, infine, “Deposizione di uno spacciatore di pillole”, distopica storia ambientata nel futuro, nella quale trova spazio un evento che ricorda molto la vicenda della scuola Diaz durante il G8 di Genova nel 2001.

Nell’insieme, un libro che, grazie ai generi diversi, risulta godibile per tutti i lettori, da quelli occasionali a quelli più esperti e selettivi.