Si è chiuso il primo maggio l’edizione 13 del Comicon. Tra Castel Sant’Elmo e la Mostra D’Oltremare, gli organizzatori possono essere più che soddisfatti, dopo il nuovo record di presenze fatto segnare dalla riuscitissima manifestazione sul fumetto, tra le maggiori in Italia, seconda forse solo a Lucca.

Una delle tavole esposte al Comicon, che ritrae il popolare Dylan Dog

35.000 spettatori hanno assediato gli stand del Comicon propriamente detto, quello a Castel Sant’Elmo, e il Gamecon, nato da una costola della prima iniziativa. Anche quest’anno, come l’anno scorso, infatti, la manifestazione si è divisa, con la sede della Mostra d’Oltremare dedicata ai giochi, e che ha richiamato la maggior parte dei cosplayer.

Personalmente, mi sento molto legato al Comicon: nel 2008 sono stato tra gli ospiti, per presentare la rivista Talkink. Ricordo l’aria che respiravo durante la conferenza stampa, essere lì a parlare davanti a tante persone dopo che per anni ero stato dall’altra parte della barricata. Capisco, quindi la tensione che provano gli ospiti, anche se importanti, quando si trovano davanti migliaia di ragazzi desiderosi di farsi fare un autografo o un disegno personalizzato.

Cerco quindi di non perdere nessuna edizione, e questa mi è piaciuta particolarmente: dopo le quattro dedicate ai colori della stampa tipografica, andate in scena tra il 2007 e il 2010, quest’anno è stato esplorato il connubio tra fumetto e musica, molto più radicato di quel che si pensa. È di pochi mesi fa, ad esempio, il lavoro “Saghe mentali”, nato da un’idea di Caparezza coadiuvato da Laura Spianelli.

La musica l’ha ovviamente fatta da padrona. Moltissime le tavole su Joey Ramone, Sid Vicious, Queen e molti altri mostri sacri della musica. Dal bambino, novello Freddie Mercury alle prese con Bohemian Rhapsody, ai Sex Pistols il passo è più breve di quel che si pensa. Merito dei disegnatori, presenti a Napoli per incontrare i fan.

Il dj set del Comicon, che attesta il connubio tra fumetto e musica

Tra gli altri Aldo Di Gennaro, storico illustratore, Andrea Accardi, disegnatore di John Doe, Tanino Liberatore, creatore di Ranxerox, Gianfranco Manfredi, che ha lavorato su Dylan Dog, Nick Raider, Tex e molti altri personaggi della Bonelli Editore. La lista potrebbe essere molto più lunga, includendo personaggi del calibro di Mauro Laurenti, Mario Natangelo, Maurizio Rosenzweig, ma quello che ha contraddistinto tutti questi artisti è la disponibilità nei confronti del pubblico accorso.

Tre giorni di festa, più variopinta alla Mostra d’Oltremare, dove il Gamecon ha richiamato un numero notevole di cosplayers, e dove le postazioni per provare i videogame sono state prese d’assalto, sempre occupate da giovani alle prese con i loro giochi preferiti.

L’anno prossimo, per tentare di bissare il successo di quest’anno, si proverà con il connubio fumetti-architettura, sicuri che comunque vada, sarà un successo.

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Comicon 2011, tra fumetto e musica, 4.8 out of 5 based on 10 ratings

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