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Vita di paese – Maria Caterina Basile (Recensioni)
Cosa può trovare un trentacinquenne di ritorno al proprio, minuscolo, paese d’origine al Sud dopo aver vissuto fuori a lungo?
Le vicende del protagonista, Damiano Pellegrino, di ritorno al suo paese natale in Italia, Miraggio, dopo aver vissuto in Svizzera, sono narrate in modo davvero sentito e convincente da Maria Caterina Basile, non a caso più o meno della stessa età del trentacinquenne Damiano. Uno dei massimi punti di forza di “Vita di paese”, difatti, a mio avviso è la prosa realistica e “sanguigna”.
Damiano, che si era autopunito per una colpa giovanile con il confino all’estero, dove lavorava coma barman, ritorna a casa dopo diciassette anni. Il Sud che trova è totalmente cambiato, ma per certi versi identico, a quello che ha lasciato. Abita nell’estrema punta della Puglia, e quindi tra la prosa poetica dell’autrice trovano spazio muretti a secco e forme di dialetto salentino. Particolari, questi, che non penalizzano affatto il libro rendendolo fruibile solo a “quelli di giù” del Salento, ma anzi lo rendono interessante a tutti i lettori disposti a comprendere determinate realtà.
Damiano diventa uno spettro notturno in giro per il paese, fin quando qualcosa in lui cambia, aiutato dalla figura della madre, dei fratelli e del suo vecchio professore Carlo Brigante. Il bar, punto fisso anche del padre scomparso, diventa un fulcro da cui partono tutte le vicende, come nelle antiche realtà rurali, con la chiesa, il municipio e il bar come luoghi d’incontro. Molto interessante, specialmente per chi ha visitato i piccoli paesi, che sul serio girano intorno a questi tre luoghi.
La citazione iniziale del libro, di Pino Aprile, trova punti in comune con alcune pagine, nelle quali la scrittrice dà spazio alla sua speranza di vedere un Sud migliore e che sappia rialzarsi e rinascere. Però, queste stesse pagine non diventano un modo per piangersi addosso, anzi la storia è nutrita da una vena di ottimismo: i piccoli passi diventano piccoli miglioramenti di una terra dalle enormi potenzialità. Strada che ho apprezzato particolarmente, anche perché purtroppo poco battuta.
Il lieto fine, seppur telefonato, è così quanto di meglio si possa chiedere a questo breve romanzo edito da Nulla Die, di cui ho potuto già apprezzate il buon lavoro attraverso i romanzi di Alessio Pecoraro.
Titolo originale
|
Vita di paese |
Autore
|
Maria Caterina Basile |
Anno pubblicazione
|
2017 |
Lingua originale
|
Italiano |
Genere
|
Narrativa |
Editore
|
Nulla Die |
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Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 29 novembre 2017 alle 08:00, ed è archiviato come narrativa, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |