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Night-Man – Leo Ortolani (Recensioni)
Quando ho cominciato la lettura di “Night-Man” di Leo Ortolani, mi aspettavo una rivisitazione di “Nightmare”, la fortunata serie di film, ma sono stato piacevolmente sorpreso di trovarmi tra le mani qualcosa molto diverso.
Certo, il protagonista, dal nome Uomo Nero, è disegnato con le fattezze di Freddy Krueger, il massimo demone degli incubi interpretato da Robert Englund, ma la storia, che pure parte con lui in cerca di una vittima da terrorizzare durante il sonno, si trasforma ben presto nel mostro innamorato di una bella fanciulla, come il protagonista di “Venerdì 12” era innamorato di Bedelia. Non manca in quest’ottica l’aiutante, ovviamente una variante di Rat Man, che in “Night-Man” si chiama Stipsy, la spalla giusta per le gag a cui Leo Ortolani ci ha abituato, sottili e a volte difficili da cogliere, ma col gusto retrò data l’assenza di politically correct in alcune pagine.
Uomo Nero è un dipendente, diciamo così, di un’azienda del mondo onirico, presieduta da Paura, che si occupa di incubi. Come gli altri, la Mummia e il Lupo cattivo per fare due esempi, dopo il lavoro si vede al bar. Di contro, Ebecèrto, il signore dei sogni d’oro (introdotto sempre da qualche frase che fa esclamare “Ebecèrto”, in modo che ogni singola apparizione sia una gag in sé), che è il custode delle persone a cui viene assegnato un bel sogno. In questo contesto simil demoniaco, spezza la routine Badaloni Anna, una ragazza a cui Uomo Nero deve provocare un incubo, ma come nel più usato dei cliché lui si innamora. Stipsy cerca di metterlo in guardia, a suo modo, perché tra i demoni degli incubi è vietato innamorarsi, men che meno di chi vive nel mondo reale. L’amore sconfigge la paura, quindi un demone innamorato viene subito eliminato, se si riconosce la sua “colpa”.
Tra battute e situazioni paradossali, è sempre più evidente l’amore di Uomo Nero per Badaloni Anna, chiamata solo per cognome e nome fin dalla prima volta, quando Uomo Nero legge la sua scheda che è registrata come un normale fascicolo anagrafico. A quel punto la situazione precipita, “Night-Man” fa un richiamo a Nightmare (Freddy Krueger nel primo film viene tratto con l’inganno nel mondo reale, dove è più vulnerabile) dato che Uomo Nero va nel mondo reale, stavolta per una sua scelta d’amore. A Paura non sta bene, anzi lo condanna a morte in contumacia, e parte una fuga tra due mondi, con mostri alle calcagna, da cui man mano si dipana un finale poetico. Leo Ortolani, infatti, ha tra i suoi marchi di fabbrica le gag non politically correct, ma anche una dose di poesia nascosta tra le pagine e che, quando meno te lo aspetti, pensando di leggere un fumetto leggero e divertente, esce fuori e ti colpisce forte.
Un libro, per chi ama la produzione di Leo Ortolani, che non deve mancare fra gli scaffali di casa.
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Titolo originale
|
Night-Man |
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Autore
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Leo Ortolani |
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Anno pubblicazione
|
2024 |
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Lingua originale
|
Italiano |
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Genere
|
Fumetto |
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| Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 30 ottobre 2025 alle 08:00, ed è archiviato come fumetto, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |









