Dal Medioevo in poi le banche private fanno la medesima cosa. Esse stampano lettere di cambio (antenate dei moderni assegni e banconote) per far circolare i proprietari di oro senza paura di furti. Spesso queste lettere di cambio, invece di essere ricambiate con oro, cominciano ad avere una vita propria e ad essere utilizzate come monete. Dato che era improbabile che tutti rivolessero il proprio oro nello stesso momento, le banche cominciarono ad emettere più lettere di cambio di quanto oro avessero in cassa, creando a tutti gli effetti moneta dal nulla (un po’ come se a noi venisse concesso di fare 2 o 3 ipoteche sulla stessa casa). Con le monete di Stato e di Banca, il mercato, la produzione, insomma la vita del cittadino, vengono ora ad essere regolati da una moneta nominale, il cittadino così perde ogni contatto con la moneta reale.
Le banche sono così brave a far circolare la loro moneta che arrivano a prestare moneta ai governi. Spesso i governi arrivano sull’orlo del fallimento, ma poiché hanno il monopolio della forza si impongono sulle stesse banche.

Dal 1600 Stato e Banche diventano, per reciproca convenienza, soci, con la nascita della Banca Centrale. La Banca Centrale stampa moneta e la presta allo Stato e alle altre banche, in cambio lo Stato le garantisce il monopolio della produzione di moneta. Poiché però la Banca Centrale deve (in teoria) in ogni momento essere in grado di restituire il valore reale ai suoi cittadini, essa conserva l’equivalente di un decimo della moneta nominale battuta in apposite riserve d’oro. Ma anche gli altri istituti finanziari sono autorizzati ad “ipotecare due volte la stessa casa” , cioè sono autorizzati ad emettere crediti dal nulla. Per ogni lira di valuta ne possono emettere altre dieci in crediti vari.

Questa enorme massa di denaro che viene creato dal nulla finisce per impoverire l’intero sistema produttivo, il lavoro, il mercato , insomma tutti noi. Se c’è più denaro in circolazione necessariamente il denaro vale meno e i prezzi aumentano. Mano a mano che i prezzi lievitano, lievitano anche le retribuzioni. Ma se si alzano stipendi e prezzi, allora tutto è come prima? Dov’è il trucco?

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Il signoraggio bancario (Parte 2 di 4), 5.0 out of 5 based on 12 ratings

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