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A Levante, l’aurora – Pier Francesco Liguori (Recensioni)
Un sommergibile affondato durante la seconda guerra mondiale è, per l’archeologo italo-argentino Eduardo Bromer, qualcosa che affonda le sue radici in un tempo ancora più lontano.
Pier Francesco Liguori, con “A Levante, l’aurora”, mette in campo la sua preparazione (è docente universitario ed esperto di antiche civiltà, oltre che scrittore di narrativa e saggistica), e come già fatto in passato, ad esempio con “La stanza del naturalista”, le basi storiche si fondono con una storia ambientata nel Salento, terra da cui proviene. L’inizio è qualcosa di già utilizzato in letteratura, cioè il vecchio gerarca nazista che, in punto di morte, confida l’esistenza di un tesoro a un membro della famiglia più giovane. In questo caso, il nonno Hugo, a cui un giovanissimo Eduardo è molto legato, gli dice di quando, a bordo del sommergibile Zoea, nella seconda guerra mondiale, venne affondato dai nemici al largo di Santa Maria di Leuca e, con il sommergibile, finirono in fondo al mare una mole di reperti antichi appartenenti alla Grecia.
L’archeologo decide di trasferirsi proprio a Santa Maria di Leuca, l’estremo lembo del Salento, per recuperare il tesoro e ridarlo ai greci, a cui era stato rubato dal nonno, ufficiale delle SS, sotto il comando diretto di Himmler. Qui incontra personaggi enigmatici, come la pescatrice Addolorata, dalla storia misteriosa e difficile, o l’ammiraglio Kondylis. Le vicende, che si svolgono nel 1995, danno la giusta base, lontana dai ritmi frenetici moderni (Bromer non può essere raggiunto al cellulare, una scelta che si rivela azzeccatissima in alcune scene).
Nel libro precedente di Pier Francesco Liguori, scritto con Francesco Bucci, “Ultime voci dai fondali profondi”, il personaggio di Bromer fa capolino all’inizio, per poi prendere sempre più spazio, e la cosa curiosa è che, se si legge con attenzione, Bromer oltre ad aiutare per il caso del dottor De Vitis, parla vagamente di un’altra cosa che gli sta a cuore e su cui lavora: proprio l’affondamento del sommergibile (che lì si chiama Pietro Micca, un nome e un evento reale da cui Liguori ha preso spunto per il fittizio sommergibile Zoea dell’ultima fatica letteraria).
La storia, insomma, voleva uscire fuori a tutti i costi, e il risultato è pregevolissimo. Questo romanzo ha un’ulteriore lato positivo: non bisogna essere esperti di archeologia per capirne le sfumature, ma è una lettura godibile per tutti.
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Titolo originale
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A Levante, l’aurora |
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Autore
|
Pier Francesco Liguori |
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Anno pubblicazione
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2025 |
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Lingua originale
|
Italiano |
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Genere
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Avventura |
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Editore
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Manni |
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| Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo il 28 agosto 2025 alle 08:00, ed è archiviato come avventura, Recensioni. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Puoi pubblicare un commento o segnalare un trackback dal tuo sito. |


